Le operazioni mentali

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Le operazioni mentali

 

Le operazioni mentali  sono le operazioni di collegamento logico tra il nuovo dato e i dati vecchi già conosciuti.

 

Confronto.  

La prima operazione che avviene è quella del confronto. È più immediato cogliere infatti la differenza che la similitudine. Il dato viene confrontato con gli altri per valutare se  è diverso da quello che si conosce e in che cosa è diverso.  Per capire un oggetto, per esempio una rosa blu, si coglie all’inizio che è diverso dai fiori già conosciuti.

 

 Associazione.  

Si passa quindi all’associazione. Consiste nel ricercare tutti gli oggetti che assomigliano alle caratteristiche di quell’oggetto nuovo: esempio:

  • per  il colore  della rosa  rossa – tutti gli oggetti di colore  rosso,
  • per la forma – figure concentriche,
  • per il peso dei petali – oggetti soffici e leggeri,
  • per la materia – gli elementi della natura o vegetali,
  • per il significato – oggetti romantici o estetici o artistici.

 

Classificazione.

Questa è un’operazione mentale importantissima perché,  nell’andare a ricercare i collegamenti e le similitudini,  la mente comincia ad ordinare i concetti simili tra di loro mettendoli  dentro a dei contenitori con un denominatore in comune. Questa è la classificazione.

Si crea così un ordine, un’insieme di scompartimenti mentali dove si possono mettere più cose secondo una caratteristica. La caratteristica può essere del colore: le cose bianche da una parte, da un’altra le gialle, le rosse, le verdi eccetera, oppure può riguardare la forma: le cose quadrate, rotonde, triangolari, oppure il calore, l’umidità, la velocità, la densità, le cose della casa, della scuola  e così via. In pratica si comincia a sistemare le idee come dentro a dei cassetti con una dicitura davanti.

La persona scopre che il dato nuovo quindi può avere più caratteristiche che si possono associare a più cassetti. Più si lavora associando il nuovo dato a più cassetti, più la mente diventa elastica e agile, si apre e diventa capace di collegare e ordinare tutto il materiale dei concetti e delle idee.

 

Seriazione.

Una volta che è stata raggiunta la classificazione, cioè l’associazione di più oggetti tra di loro, si può fare una ulteriore operazione mentale: la seriazione.  Tra oggetti simili si trova l’ordine crescente o decrescente. così le cose rotonde si possono mettere in ordine dalla più grande alla più piccola o al contrario, i colori dal più intenso al più sfumato od elementi dal più caldo al più freddo, dal più pesante al più leggero, dall’umido al  secco, dal veloce al lento, dal dinamico allo statico, dal più vecchio al più giovane. Seriare le cose permette di mettere un ordine ulteriore all’interno del cassetto mentale. Tutto questo serve a ritrovare le cose in modo più veloce e più funzionale. In termini tecnici permette di operare in modo più fluido.

 

La corrispondenza.

L’operazione mentale della corrispondenza consiste nella capacità di individuare tra gli oggetti di due insiemi diversi, la relazione che associa uno a un altro; permette di trovare il collegamento, ciò che corrisponde nell’uno e nell’altro. La parola corrispondenza viene dal latino “cum-respondere” e significa concordare, esseri simile, conforme, simmetrico, proporzionato a qualcos’altro. Trovare la corrispondenza tra due oggetti situati in due insiemi o contesti diversi e quindi staccati, significa trovare ciò che stabilisce un legame, un collegamento, una concordanza, un accordo, una simmetria. Si tratta anche di trovare tra più elementi ciò che li unifica, che è in relazione con ognuno di loro. È come trovare il denominatore comune, l’elemento che li integra e li collega tutti. Esempio: mattone, porta, cucina, armadio, telefono, letto =  casa.     

 

Reversibilità.

L’operazione della reversibilità consiste nella capacità, in un processo o in un cambiamento,  di tenere presenti in mente contemporaneamente il punto di arrivo e il punto di partenza e di saperli correlare per cogliere cosa si è modificato effettivamente. Si chiama reversibile perché di fronte ad un cambiamento, il pensiero riesce a tornare indietro allo stato preesistente alla trasformazione. Per esempio permette di rilevare la conservazione della quantità o della materia nonostante il cambiamento della forma.

Più operazioni mentali si fanno, più la mente collega, lavora, si sforza e più la conoscenza del dato diventa chiara, precisa e si arricchisce di molte variabili. Questo porta la mente e quindi anche il pensiero a diventare ricco di possibilità, di angolazioni, di sfumature. Ciò incide in modo determinante anche sulla formazione della personalità. Infatti un pensiero scarno, statico, rigido porta a una chiusura, ad una unilateralità anche a livello psichico, ad una aridità anche del cuore. La possibilità invece di valutare una cosa da più angolazioni, secondo più riferimenti (cassetti) secondo punti di vista diversi, permette  anche alla personalità di non irrigidirsi, di diventare elastica, plastica, aperta alla diversità, capace di cogliere nella diversità e nel confronto un arricchimento e una conoscenza ulteriore del dato da conoscere e non una minaccia a ciò che era posseduto.

Porta inoltre anche ad aprirsi al nuovo e a saperlo  accogliere con curiosità e a saperlo integrare al vecchio arricchendolo.

 

Impostando bene una educazione del pensiero si può impostare anche un’educazione della mentalità, del modo di approcciarsi al reale e alle relazioni sociali.

 

 

 

 

 

 


Come educare al pensiero

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Le operazioni mentali

 

Il materiale  da usare  può essere:

  • materiale concreto e cioè gli oggetti che si possono toccare
  • materiale figurato, cioè immagini da ritagliare da riviste o giornali, o da libri illustrati o disegnate
  • materiale astratto e cioè parole scritte su dei piccoli foglietti o concetti espressi con delle brevi frasi scritte.

 

Operazione  del confronto

In una stanza o tra immagini o parole, trovare le cose che sono differenti o opposte:

nel colore (bianco-nero,  rosso intenso e rosso sbiadito), nell’altezza (basso-alto, lungo-corto), nella grandezza (magro, grasso, piccolo-grande), nella quantità ( poco-tanto, niente-tutto) , nella lunghezza (corto-lungo) , nella larghezza (stretto-largo),  nel peso (leggero-pesante), nella forma (cerchio-quadrato),  nel suono ( forte-piano, basso-acuto,  stridente-armonico), nel materiale ( ferro-carta, pietra-vapore, fuoco-acqua), nel tatto ( ruvido-liscio), nell’odore ( acre-dolce, puzzolente-invitante), nel sapore ( insipido-salato, aspro-dolciastro, amaro-dolce, cotto-crudo, piccante-scialbo).

 

 Operazione  dell’associazione.

 Trovare le cose che sono uguali tra di loro, secondo un criterio alla volta e metterle insieme.

Secondo il colore ( mettere insieme tutte le cose rosse, o immagini o parole che corrispondono ad oggetti che hanno un colore rosso;  e fare la stessa cosa con gli altri  colori);

Trovare tutte le cose di una stanza che sono simili nella forma, nella grandezza, nell’altezza, nella lunghezza, nella quantità, nel peso, nel materiale, nel suono, nell’odore.

Trovare tutte le cose che sono simili secondo la funzione ( es. servono tutte per viaggiare, studiare,  lavorare,  divertirsi,  ecc.)

Trovare tutte  le cose che sono simili secondo l’appartenenza a  un luogo  ( le cose della cucina, del bagno, della camera,ecc.)  e la stessa cosa con le immagini e le parole.

Trovare le cose simili che appartengono ad un mestiere (es. il falegname, muratore, elettricista,  fornaio, meccanico, postino, sacerdote, pescatore, fabbro, calzolaio, farmacista, medico, infermiere)

 

 Operazione  della classificazione.

Con l’associazione si avranno così dei mucchietti  ognuno composto da: cose rosse, un altro da cose gialle o da cose alte  o cose basse, o lunghe o corte, leggere, pesanti, rotonde o quadrate, umide o secche, fredde o calde, rivide o lisce, di vetro, di carta, li legno, di ferro. Questi mucchietto sono insiemi e sono diventati una classe =  che è un posto mentale che li contiene con un denominatore, cioè qualcosa che li accomuna e li fa stare insieme.

Ora si possono fare dei confronti e delle associazioni tra i mucchietti ( o le classi). Es. In che cosa sono simili  due mucchietti tra di loro. Oppure  prendere  solo  le cose di due mucchietti e riformare nuovi mucchietti secondo una nuova  associazione: qualità, quantità, peso, funzione, luogo di appartenenza ecc). 

 

Operazione della seriazione.

All’interno di ogni mucchietto o insieme, o classe, si possono quindi mettere in ordine tutte le cose (immagini o parole) in successione dal maggiore al minore o viceversa. esempio nel mucchio del materiale da quello più resistente a quello più fragile. Nel mucchio delle cose rosse dal colore più intenso a quello più sbiadito. Nel mucchio delle cose pesanti da quelle con peso maggiore a quelle leggere. Nel mucchio della forma a quella più grande fino a quella più piccola.

 

Operazione del sottrarre e del sommare.

Si parte da un insieme di cose indistinto e si comincia a levarne una quantità, prima entro la decina e poi oltre. Poi si può far corrispondere un contenitore o una scatola alla decina, una più grande al centinaio e una più grande ancora al migliaio. Usando la pasta o palline o bottoni si possono mettere 10 unità nella prima scatoletta, 100 nella seconda e così via. Si ha così il concetto di unità, di decina, di centinaia di migliaia. Si può giocare alla sottrazione con le scatole e poi intuire a quante unità corrispondono. Lo stesso si può fare con i disegni o con i numeri. I simboli dei numeri devono essere scritti su singoli foglietti, come le banconote ed essere gestiti allo stesso modo. In questo modo si può giocare a fare la spesa. Lo stesso procedimento vale per il sommare.

Il tutto può essere fatto anche con le parole o i concetti.

–     Si possono sottrarre da un insieme di concetti quelli essenziali, quelli secondari o quelli periferici o quelli che non hanno a che fare con la logica del discorso. Si possono sottrarre da una frase le parole non contestuali, quelle errate, quelle estranee, quelle difficili, quelle facili.

–     Si possono sommare a un concetto più concetti di tipo storico, geografico, descrittivo, emotivo, significativo, fantastico. Si possono aggiungere in una frase parole che non alterano il significato. Si può riempire una frase di parole che cambiano completamente il significato.

 

Operazione del dividere e del moltiplicare.

Prendere delle quantità e suddividerle in parti uguali mettendo una cosa alla volta in un mucchietto diverso (come quando si danno le carte o come le fette di torta). Si può fare la stessa cosa con le figure disegnate o con i numeri al posto delle parole. Una volta diviso il tutto in singoli mucchietti, si può ricontare il tutto per ritornare all’insieme da cui si era partiti e fare quindi un’operazione di reversibilità.

 I mucchietti rappresentano le parti e possono essere associati ad un numero 1°, 2°, 3°, 4°, 5°, e fatti corrispondere alle dita. Si conta poi la quantità di ogni mucchietto e la si collega a quante volte si ripete. Questa è l’esperienza corporea alla base della moltiplicazione.

La stessa cosa si può fare con i concetti.

–     Riguardo al moltiplicare: ripetere il concetto in forme diverse, con diverse impostazioni: discorsiva, interrogativa, negativa, ironica, maliziosa, divertente, allusiva, intemperante, aggressiva.

–     Per la divisione: frazionare un discorso in quattro o cinque parti. Dividere il discorso in parti che contengono i soggetti, i verbi, di aggettivi, i sostantivi. Separare i concetti e distribuirli secondo una cronologia. Separarli e distribuirli secondo l’importanza o in modo assolutamente irrazionale.

 

Operazione della corrispondenza.

Tra le cose o  le immagini, o le parole o i concetti, si può ora trovare ciò che le collega e con quale criterio possono essere  in corrispondenza.

Distribuire su un ripiano cose o immagini o parole diverse tra di loro e trovare il collegamento a livello logico. Esempio guanto e mano, cappello e uomo, barca e svela, fazzoletto e naso. A livello concreto si possono mettere vicine e a livello dei disegni si possono collegare con una linea che simboleggia il legame che le unisce.

Si possono poi trovare tutte le cose o immagini o parole o concetti che si possono collegare tra di loro secondo:

  • una funzione (cose che servono per lavorare, per mandare, per vestirsi, per viaggiare, per dormire
  • un luogo, esempio Le cose della cucina, del bagno, della camera, della scuola, della città, della campagna, della montagna.
  • Il tempo esempio Le cose della preistoria, quelle del medioevo, quelle moderne. Le cose della mattina e quelle della sera. Le cose della primavera, estate, autunno, d’inverno.
  • una finalità esempio il mattone, finestra, tetto, balcone, sono tutte a loro volta collegate con la casa che le sintetizza e le riunifica. Così come bambino, maestra, libro, penna, scuola possono essere collegate ad un futuro di un adulto che lavora come medico.

 

Le parole e concetti possono essere trascritti su delle strisce di carta e incollate su delle carte da gioco per poi essere manipolate meglio. Si osserverà che una volta che si sarà impostato un metodo, i bambini e i ragazzi sapranno trovare in modo autonomo dei collegamenti veramente originali e nuovi che confermeranno che la capacità operativa non solo è stata assimilata, ma è diventata uno strumento per l’espressione della propria unicità, originalità e creatività.

 

 

 

 

 

 

Dr.ssa  Maria Grazia Vallorani 

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