Nuove attività per gli anziani

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Nuove attività per gli anziani.

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Viaggiare con gli occhi e con il cuore.

Dove vuoi andare?

Con uno schermo grande, collegato a un computer, posizionato in basso.  Tramite internet,  i siti specifici, vengono proiettati sullo schermo.  Si chiede all’anziano, dove vuole andare.  E lui lo vede stando seduto e comodo. 

Turista per finta.    Si cercano i siti   dei  posti di turismo famosi.   In tutti i continenti America, Asia, Europa, Africa, Australia.   Isole, parchi, monumenti.   Le isole dove si sogna di andare.  Es.  Mauritius, Canarie, tremiti, ecc.   e tutti i luoghi di sogno.   Un sogno da realizzare.  Che si può vedere. Dove si può stare con gli occhi e con il cuore.

In quale città?  (es. Parigi).   Ci si collega con il sito giusto e si  guardano  quante cose che ci sono.  ( es. chiese, monumenti, ecc).  Poi si può andare a vedere in quella chiesa in modo specifico (es. cattedrale di Chartres).  E le opere d’arte dentro.

In quale museo?  L’arte è capace  di riempire i vuoti, di tutti e anche dell’anziano.  Dall’opera d’arte passa una carica energetica positiva e armonica,  e arriva nell’inconscio della persona,  e attiva archetipi positivi.  Ci si collega con i siti  dei musei più famosi. Esempio museo egiziano, Louvre, museo D’Orsay.  Usare  assolutamente solo i siti gratis, per la sicurezza.  

Dipinti famosi.   Tramite la ricerca per immagini.  Si possono scegliere anche singoli pittori,  e andare a cercare le loro opere più famose. In particolare le opere di arte sacra.  I temi sacri, arrivano alla base dell’inconscio e attivano il divino. Temi spirituali sono essenziali nella fase finale della vita.

 

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Memoria.

Cosa  vuoi rivedere?  

Si cercano video su YouTube  di quel fatto, di quel  tempo di vita.  Anche film di quel periodo.

Cosa vuoi sapere?

Capire di più di quello che è successo. Andare a fare delle ricerche, sui perché delle cose che sono successe. E poi parlarne insieme. Questo attiva la memoria, i sentimenti, le passioni, le emozioni, in un contesto collettivo e protetto.

Cosa vuoi trovare?

Ritrovare nei posti dove si è stati. Con Google Maps si può entrare in una via, di ogni città. E rivedere le case, i negozi i luoghi della propria infanzia. Com’erano prima e come sono adesso.

Chi vuoi ritrovare?

Ritrovare delle persone care. Ritrovare un figlio,  una sorella una persona che ti ha salvato la vita.  O amici o compagni di un periodo di vita. Si possono fare delle ricerche in Internet.   

E si possono attivare dei gruppi di giovani su Internet, che aiutano nelle ricerche. Tutto on-line. Si possono chiamare: “i nipoti dei nonni”. E possono fare loro delle ricerche collettive che hanno un senso significato affettivo e importante. I ragazzi entrano dentro una storia viva e vera. Partecipano dei sentimenti,  vivono i valori in modo collettivo. Li sentono insieme. A loro modo. E questo li fa sentire pensati, voluti, amati e preziosi per il mondo.

Con chi vuoi parlare?  

Comunicare con il sogno realizzato.  Una volta trovata la persona che si è cercata, si può vederla e parlarci con skype. Facendosi aiutare dai giovani di quel posto. Questo fa vivere ai giovani la speranza.  La realizzazione della speranza.  E la realizzazione di rapporti veri, importanti, forti, intensi,  carichi e positivi.

 

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Musica.

Cosa vuoi sentire?

Canzoni o spettacoli.   Con Internet,   ricercare le canzoni di una volta in Mp3,   e metterle su un iPad,   da risentire con le cuffie.  Oppure video con le canzoni di una volta.  Oppure spettacoli musicali o teatrali, di una volta (esempio Macario o Totò, o Eduardo de Filippo).

Musica classica.   Video con musica classica scelta dai nonni.  La musica classica ha la capacità di placare gli animi.  L’armonia delle note, va ad attivare un’armonia delle emozioni.  È come se una vibrazione armonica,  attiva una vibrazione energetica,  anche nel corpo e nella mente.  Si consigliano brani classici, semplici, morbidi, calmi, anche per solo pianoforte (Litz) o violino.  Più sono semplici, e meglio è.

Si possono ballare insieme. Il ballo significa anche stare insieme, affetto, emozione e movimento.  Inventare anche movimenti nuovi, adatti agli anziani.  Balli nuovi. Anche solo con le braccia.  Il ballo del nonno.

 

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Cucina.

Video di ricette di cucina.  Andiamo a cercare i video che fanno vedere i vari passaggi, di ricette scelte dai nonni,  e ne parliamo.  Il cibo nutre anche con gli occhi. Possiamo provare a farle insieme. Con i giovani. O con altri anziani che vengono ospitati.

 

Cucito e ricamo.

Abbiamo a cercare dei siti dove ci sono i modelli per il ricamo e per il cucito.  Dei video dove fanno vedere come fare. E li possiamo fare insieme. Ogni anziano ne fa una parte e il risultato è di tutti. Unisce e integra.  Fa sentire parte di qualcosa. Crea amicizia.

 

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Pittura.

Dipingere, con qualunque materiale. Matita, penna, colori acrilici. Anche un semplice segno, rappresenta il movimento dell’anima, il movimento interno delle emozioni.  Le emozioni possono essere vissute, anche attraverso segni e attraverso i colori. È la terapia dei colori.  Il bisogno di luce, il bisogno di pace, il bisogno di amore,  la rabbia, la nostalgia,   possono essere rappresentati attraverso dei colori e attraverso dei segni semplici. Fare una scuola di pittura, dove si insegna come rappresentare quello che si sente.

 

 

 

 

 

 


Paese protagonista

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Paese protagonista.

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È ora di diventare autonomi. Quando c’è una crisi, c’è una rottura, una ferita, un finire di qualcosa, un lutto, una perdita di qualcosa. Come si supera?

Ecco la crisi è come il salto. Per fare un salto importante, prima si deve andare indietro, retrocedere, per prendere spazio, per la rincorsa. Si indietreggia e  più importante il salto che si deve fare e più indietro si va. All’inizio sembra che questo sia un rinunciare, invece chi salta, sa che andare indietro  è indispensabile, perché senza di questo, il salto non si può fare. È come andare a prepararsi per acquistare l’energia. Più c’è spazio per correre, più si corre  veloci e più si acquista energia per spiccare il volo e andare dall’altra parte, nella parte nuova.

Ora, l’andare indietro, il retrocedere, corrisponde al momento depressivo davanti alla crisi. Per il dolore che si prova,  per il senso di sconforto, abbandono, solitudine,  per la perdita di un modo di essere, di un modo di pensare, di un modo di fare, stabile, sicuro, conosciuto. Più è forte la crisi, la rottura, la ferita, e più è forte  il dolore e  la depressione. Questa depressione è  il tornare indietro per il salto. Serve, è utile, è importante, è indispensabile per  far uscire la forza della disperazione, la reazione,  la voglia di ripartire, per acquistare un’energia nuova, sconosciuta.

L’importante  è guardare sempre avanti, mai indietro. Infatti chi salta, mentre retrocede, guarda sempre avanti.  Se non ce la fai da solo, non ti spaventare, non ti bloccare, alleati con un altro più  forte,  o con più persone. Più il salto è  importante, più si può fare insieme.  Se la crisi è sociale, il salto è  sociale e la crescita  diventa  la crescita  di un paese, di un territorio, di un popolo.

Trovare nuove idee per  nuovi lavori.  Ogni lavoro può essere pensato in modo specifico, secondo l’ “io,  qui  e ora”. Ogni lavoro può essere adatto per certe persone e non per  altre . Può essere adatto in un posto e non in un altro. In un periodo, in tempo, in un momento, e non in un altro.

Se gli altri non ci danno più il lavoro, prendiamocelo noi, inventiamocelo noi. Impostiamolo  noi secondo le nostre capacità,  secondo quello che sappiamo fare e che sappiamo fare bene,  in sintonia con le necessità  del momento e della richiesta del mercato. Ma non deleghiamo mai la nostra dignità, non diventiamo mai i servi del mercato. Non  facciamo mai diventare il mercato il nostro padrone, il nostro nuovo genitore, o il nuovo dittatore. Al centro ci dobbiamo essere noi, la nostra umanità, la dignità, la qualità, la capacità, l’onestà, la verità, la trasparenza e il cuore, l’anima, la passione, la creatività.

Noi italiani abbiamo la creatività  l’originalità nel sangue. Ce l’abbiamo nel DNA e nel DNA abbiamo anche la dignità a lungo amata e conquistata dai nostri padri, dai nostri antenati. Abbiamo nelle nostre radici la fierezza, l’orgoglio e la dignità. E l’originalità, la capacità di inventare, di trovare modi nuovi, forme nuove,  contenuti nuovi. La fantasia , la capacità di pensare cose nuove, la capacità di lanciarsi in modo giocoso, istintivo. La capacità di immaginare in modo simbolico, perché abbiamo una storia antichissima piena di simboli importanti, storici, artistici, morali, spirituali, religiosi.

Quello che abbiamo e che ci caratterizza è l’istinto, il gioco, l’emozione. Tutto questo viene dall’inconscio. Siamo un popolo più vicino all’inconscio di altri, diverso dai tedeschi che sono più razionali e dagli svizzeri che sono pratici. Nell’inconscio c’è  la passione, il cuore, la  creatività. Dall’inconscio viene l’arte, l’originalità. La vera novità. L’idea, l’invenzione, non viene dalla ragione. L’intuizione vera, quella forte, quella profonda, quella potente, quella creativa, viene in modo immediato, all’improvviso, in modo intuitivo, quando non l’aspetti, quando  non la cerchi, quando  non la pretendi, quando non la prevedi.   Viene dalla parte più profonda dell’inconscio, dalla parte irrazionale, dalla parte spirituale.

Siamo un popolo di creativi, ma anche un popolo carico di spiritualità. È questa che abbiamo perso negli ultimi tempi, è questa che ci manca, è questa che dobbiamo recuperare per recuperare anche la fiducia in noi stessi. Per fare di noi un popolo unito, forte e rinnovato.

Ogni  città, ogni paese,  ogni quartiere,   dovrebbe riunire   le persone più creative, più originali, più esperte  di quel paese e insieme trovare qualcosa di nuovo. In  modo unito, vero, solidale, giocoso, simpatico. Magari davanti a un buon cibo, mangiando insieme e cantando insieme. Trovarsi e ritrovarsi, provare e riprovare,  finché non viene fuori un’idea.

Ecco ora, qualche idea di lavori nuovi. L’importante però è che ognuno di questi venga gestito in proprio, da quella città o quel paese. Che sia protagonista il paese,  che sia il paese a scegliere il meglio di sé, a dare il meglio di sé. Che diventi così autonomo. protagonista, attore, regista di un progetto pensato, organizzato e realizzato dai suoi figli.   Un progetto che  non dipende più dagli altri,  è stabile, nessuno lo può portare via, nessuno lo può levare, nessuno lo può rovinare. E’ diventato di proprietà di quel paese di quel territorio, come tutte le qualità e le caratteristiche di quel territorio. È diventato una identità di quel territorio. Una identità in cui riconoscersi, di cui essere fieri, orgogliosi. È diventato una radice nuova, per i propri figli.

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

© 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.


Vetrina imprese

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Vetrina imprese.

Un lavoro che sicuramente può avere successo. Quello che manca alle nostre piccole e medie imprese sono quelli che procurano lavoro, che procurano le commissioni, che portano gli ordini, che assicurano i guadagni.  Ci si è affidati in passato a mediatori italiani o esteri che, con la crisi, sono spariti, scomparsi, perché hanno avuto tutto l’interesse  a contrattare con chi garantiva più sconti e quindi più guadagno.  Le imprese cinesi o dell’est , quindi hanno assorbito tutta la richieste e  hanno svuotato di richiesta le nostre  ditte, le nostre fabbriche, le nostre imprese.

Il contratto  quindi va  a chi fa spendere meno, a chi chiede di meno, a chi fa pagare di meno. Non si guarda più alla qualità.  La precisione, la fattura, la gradevolezza, l’estetica, la resistenza, la qualità della materia, della materia prima, non è più importante.  L’importante è vendere e basta,  guadagnare e basta. Risparmiare e basta. Anzi, meno è bella,  meno è  duratura, più è scadente, prima si rovina, meglio è. Così il cliente è  costretto a ricomprare subito e a spendere di nuovo. E i profitti raddoppiano. Il mercato così impostato poi, non vuole rivali. Deve essere tutto uguale,  nono ci devono  essere piccole partite  di qualità. Meglio nessuna, così il cliente non può scegliere. È obbligato a comprare per forza la cosa scadente, perché non trova nulla di qualità, a prezzi simili . La qualità invece viene passata a prezzi altissimi,  così il guadagno è assicurato e raddoppiato, sicuro e immediato.

Come si fa a uscire fuori da questo circolo vizioso? Il difetto è proprio in chi trova la commissione, il contratto, in chi fa da mediatore. È quello l’anello che è saltato. E’ quello l’anello o l’ingranaggio da aggiustare, su cui agire.

Da una parte c’è gente, la nostra, bravissima a fare, creare, costruire, a cucire a mano,  materiali di qualità, fatturati sopraffini. Gente volitiva appassionata, creativa e capace di lavorare

Dall’altra c’è un mondo assolutamente più vasto di prima. Internet è un’occasione grandiosa. Ci sono paesi ricchissimi: Emirati Arabi , Kuwait, Australia, Canada, Giappone, Cina,  Stati Uniti, Russia, India,  dove se le sognano le nostre scarpe fatte a mano, costruite attorno un piede, su misura, di pelle stupenda, morbida, delicata, che profuma di pelle, che odora di cuoio buono e vero. Se le sognano le nostre stoffe, di lana di vigogna, di lane sopraffine, di cotone vero, di cotone delicato, i nostri vestiti raffinati, armoniosi, eleganti e classici.

Manca solo quello che le collega. Quindi in ogni città, in ogni paese,  va individuata un equipe di esperti. Dico in ogni città  perché è molto importante  e delicato che i sette  esperti, i protagonisti di questo centro di collegamento, della Vetrina delle imprese, siano persone fidate, sicure. Quindi è meglio scegliere sul posto, individuare i migliori del posto. Persone sicure, stabili, vicine. Persone conosciute, persone affidabili e particolarmente i migliori nel loro campo. È importante che siano anche persone fantasiose, originali, appassionati, entusiastiche, ma anche pratiche, vigili, prudenti, concrete. Un team, una squadra piccola ma tosta. Sei amici. Un  esperto di informatica un esperto di managerialità un commercialista. Un  laureato in legge. Due mediatori linguistici che conoscono  l’inglese, il francese,  lo spagnolo e in particolare l’arabo e il cinese.

L’informatico  per fare un blog di ogni impresa. Dove mettere tutte le caratteristiche di quell’impresa, in modo sintetico, divertente e pratico. Mettere  le immagini giuste, parole semplici, chiare e sintetiche. Un pizzico di divertimento con qualche gif animata, non agitata. È importante che  lo scritto del blog sia  tradotto in cinque lingue.: Inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese. Fondamentale mettere   dei video,   con YouTube e con i sottotitoli in italiano. Perché YouTube traduce  i sottotitoli   in modo automatico e immediato  in moltissime lingue. Ogni paese può leggere quindi i sottotitoli nella sua lingua originale. Mettere dei video quindi che fanno vedere la qualità, il modo artigianale della fattura, la programmazione, la produzione, il risultato finale. Fanno vedere il posto ,  le persone e il proprietario. Sapersi presentare bene e  sapersi proporre bene. I colori sono fondamentali, non troppo forti, ma caldi e morbidi.

Costi. Il costo per l’impresa che si propone è a zero spesa all’inizio. Fino a quando non guadagna, non paga nulla.  Dopo che ha ricevuto  la commessa, e solo dopo che ha percepito i soldi per quel lavoro che è stato trovato dalla vetrina imprese, allora una percentuale di quella riscossione va a chi gliel’ha procurata. Quindi si paga,  solo quando i soldi ci sono.

L’esperto manager, sa cosa, come e dove contattare nel paese estero. I Centri, le imprese, le reti, le organizzazioni specifiche.  I punti a cui riferirsi, a cui proporre, a cui presentare tutti blog, tutte le imprese, nessuna esclusa. Bisogna proporre a tutti i possibili interessati, in ogni posto, in ogni luogo, a pioggia. Come seminare sul terreno. Non bisogna mai avere timore, paura, incertezze. I giovani a volte si muovono solo se una cosa è sicura, se c’è il consenso, la certezza del successo. No, bisogna rischiare, crederci, osare, buttarsi, fare.  Proporsi in modo conveniente per chi ascolta.  Proporsi in modo divertito, elegante, giusto, prudente.  Ma farlo bene e senza paura.  Bisogna credere in sé e nelle proprie capacità e in Dio che ce le ha donate perché le potessimo usare.

I mediatori linguistici sono molto importanti perché, oltre a tradurre i contenuti del blog, possono parlare per telefono con quelli che sono interessati al prodotto. Possono andare a  tradurre  sul posto per il contratto. Sono fondamentali,  devono essere bravi, capaci di relazione, aperti, appassionati, gradevoli.

Per la sicurezza dei contratti è fondamentale il commercialista che garantisce l’adeguatezza del contratto,  che spiega bene alla piccola impresa i rischi, le difficoltà, ma anche le soluzioni, che trova le soluzioni. Che aiuta a risolvere. Poi il legale, avvocato, qualcuno che conosca la legislazione italiana, ma anche quella del paese che si propone. Che conosca però anche le leggi europee ed internazionali ed eventuali finanziamenti, agevolazioni che favoriscono la crescita delle nuove imprese. Nello stesso tempo può tutelare le imprese,  il contratto stipulato e assicura da eventuali rischi di insolvenza. Un altro esperto importante, il più importante, è il tecnico del settore, cioè colui che riconosce il tipo e la qualità del prodotto e dà garanzie sulla serietà della ditta che lo produce. E’ quello che va a verificare di persona il prodotto e l’Azienda che lo produce. Questo per dare garanzie anche a chi è interessato all’acquisto. Può essere anche una persona anziana che ha lavorato nel settore e ha molta esperienza e conosce anche il territorio.

Tutti questi esperti non sono pagati subito. Ad eccezione di € 10 solo per l’iscrizione, e dei costi del blog  ( prezzo minimo 50 euro annuali), tutte le altre prestazioni vengono pagate solo alla fine, alla riscossione,  con un contratto stipulato.  Come gli avvocati in America, che si fanno pagare solo alla fine, solo se vincono e si fanno dare una percentuale di quello che è stato vinto dalla loro parte. Così sono tutti contenti e tutti sicuri che ognuno ha il suo vantaggio, perché tutti sono interessati che tutto  venga fatto, presto e bene.

È importante  sapersi proporre ai paesi esteri. Nel  passato gli Stati emergenti dove si andava  a contrattare le commissioni, sono stati gli Stati Uniti e il Giappone. Attualmente sembra che siano più favoriti la Cina la Russia. Consiglierei i nuovi paesi emergenti e in particolare gli Emirati Arabi,  Kuwait, Australia, Canada, India, Giappone, Cina,  Brasile.

Poiché questo anello di collegamento è cruciale, è fondamentale che sia sicuro e affidabile. Che non sia gestito da persone senza scrupoli, disoneste, e in particolare manipolatrici, ingannatrici, o truffaldine. Molti approfittano e vendono fumo. Per questo consiglio di prendere solo ed esclusivamente persone del posto, che vivono nel posto, persone che si conoscono. Meglio di tutto i giovani. Giovani capaci, giovani entusiasti, giovani che si sono  formati e sono pronti per partire. Partire insieme, partire bene, partire in modo giusto, partire con dignità, partire con la fiducia nelle proprie qualità, partire in modo dignitoso e fiero.

 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

© 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.

 


Anello lavoro

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Anello lavoro.

Un altro anello che manca e che serve in ogni paese, anche piccolo.  

Da una parte ci sono persone che cercano dei professionisti. Una ditta cerca un  operaio specializzato, una persona cerca un professionista, oppure un muratore,  una badante, un dentista, un idraulico, un elettricista.

Dall’altra parte c’è tanta gente che sa fare, che può fare, che è pronto  a fare la propria professione, ma non trova chi glielo chiede, non c’è richiesta.

Tanti il computer non lo sanno usare e poi non sempre  i siti  sono sicuri,  spesso  gli annunci sono vecchi, scaduti, oppure dietro  si può nascondere un inganno, una truffa.

Ecco un nuovo lavoro.  L’Anello lavoro. Un team  di persone del posto,  ragazzi del posto,   persone sicure. Un gruppo piccolo di giovani che aprono  un ufficio,  un locale nel paese,  un posto concreto, sicuro, stabile a cui riferirsi. Un  posto dove si ritrovano quelli che cercano e quelli che sono cercati. Quelli che sono cercati, operai, qualificati, professionisti, specializzati, devono essere presentati in un albo specifico, con le caratteristiche, foto, colori. Anche questo può essere fatto con del blog specifici. Fondamentale in questo gruppo è  la presenza di informatici.

I professionisti è sempre meglio che siano del posto o dintorni, che siano conosciuti, sicuri,  affidabili, di qualità. Se esterni è sempre meglio fare ricerche, controlli, per dare la giusta sicurezza.

Anche qui il pagamento all’inizio è solo nell’iscrizione: € 10.  Il  pagamento effettivo al gruppo che ha trovato il lavoro, avviene  alla riscossione del primo stipendio, con una percentuale del primo stipendio, da parte di chi lo riceve. Il datore di lavoro non è onerato di spese, quindi ha interesse a cercare lì. Quello che riceve il lavoro e viene pagato è contento del suo stipendio, ed è giusto  che ricambi  e paghi  chi lo ha  aiutato.

Chi imposta i siti  e i  blog,  deve essere  molto bravo a impostare la vetrina dei lavori  con  foto, immagini, brevi descrizioni sintetiche.

Al centro di tutto  deve esserci  l’affidabilità,  la serietà, l’onestà, la trasparenza. Se tutto è fatto bene, premia. Il seme gettato nella terra buona, cresce e fruttifica di sicuro. Fare scelte giuste, leali, eroiche,  vince le paure, l’incertezza, la sfiducia,  la dipendenza.  E ci si ritrova non solo con un’attività ben avviata, redditizia, solida e che fa del bene,  ma ancor più ci si ritrova autonomi, liberi e solidi,  affermati ed identificati anche come persone.  Si  guadagna una identità  personale e un ruolo sociale.

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

 

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La cucina della nonna

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La cucina di casa

Un altro lavoro per i giovani che può corrispondere alle moderne necessità. Non c’è più tempo per la spesa, non c’è più tempo per cucinare. Si vuole qualcosa di buono, di casereccio, di sicuro.

Un gruppo di giovani si mette d’accordo con delle brave cuoche, che lavorano in una casa loro e che sono brave e che fanno i cibi in modo casereccio, sicuro ,  buono. Ci sarebbe quindi del lavoro non solo per i giovani, ma anche per le donne, per le mamme che vogliono stare a casa o per le donne che non sanno che fare e che possono cucinare insieme, così si fanno compagnia e si sentono  utili e possono anche guadagnare. Le cuoche lavorano solo  su commissione, solo su richiesta. Così non ci sono  cibi che avanzano. Si mangia tutto  appena cotto.  E’  garantire la qualità del prodotto e  la qualità della fattura, cosa che oggi i ristoranti non assicurano più e neppure le mense.

La spesa viene portata  alle cuoche a casa  e loro,  in poche ore , la cucinano e preparano il piatto pronto. I giovani dell’organizzazione lo prendono e  lo portano ai destinatari.

Chi ha bisogno del pasto pronto, che viene fatto su commissione, può  richiedere anche come cucinarlo. Evitare alcuni prodotti, prediligere altri, può chiedere il biologico o alcuni cibi specifici. Quindi i cibi non vengono solo cucinati su commissione, ma vengono anche acquistati prima su commissione. Anche qui servono giovani che si muovano con  i motorini.   Si possono fare convenzioni con negozi specifici. Pane appena sfornato, dolce appena fatti, crostate caserecce. Se qualcuno ha bisogno di fare una cena per amici una festa, può ricorrere a questa organizzazione. Ma può richiedere anche un pasto fisso al giorno, se non vuole cucinare.

L’importante è essere competitivi. Abbassare i prezzi per avere più richiesta. Quindi i prezzi  più bassi possibili, e mantenerli  bassi anche dopo, per avere più lavoro. Più richiesta, più guadagno.

Oppure le cuoche si possono ritrovare in una specifica cucina,  a norma di legge, tipo catering. È importante che chi cucina siano donne, madri, nonne del posto. E che i cibi siano su ordinazione e cotti subito. Potrebbe essere un’idea che funziona anche per le feste di compleanno, comunioni, matrimoni. La cucina della nonna è  la cucina genuina. La cucina di qualità.  Poco, naturale saporito,  ma buono. Contro il tanto e sintetico, che non sa di nulla e che fa male.

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

© 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.

 


Arte e religione

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Arte sacra.

Un altro lavoro per i giovani. Oggi manca l’aspetto spirituale, ci siamo svuotati dell’aspetto spirituale in nome di una religione materialista. Ci hanno programmato a non pensare, a non sentire, a non capire. Ci hanno impostato la mente, il cuore e anche l’anima. I Mass media ci hanno riempito l’anima di aspetti negativi,  dell’horror,  del proibito, del  perverso.  Ce li passano  come  positivi, moderni, normali. Per farci credere che è necessario accettarli, per  essere moderni, alla moda, emergenti, avanzati, progrediti.

Invece tutto ciò chi ha indebolito, ci ha intossicato, piano piano chi ha avvelenato l’anima. Perché nel nostro inconscio, nella nostra psiche, profonda, quegli aspetti negativi sono veramente negativi e hanno effetti negativi. Risvegliano parti negative, le attivano, le muovono. Diventa più difficile gestirle, particolarmente se le parti buone sono dimenticate, sono abbandonate, sono rifiutate. Particolarmente se le parti buone sono trattate come antiche, come ingenue, come stupide, sciocche, impopolari, anomale, anormali.

Ci hanno levato la parte più bella, ci hanno svuotato l’anima della parte più bella, più importante, più vitale, più sana. Ci hanno spento la luce, ci hanno lasciato nelle tenebre più fitte, nel buio più presto. Chi hanno levato la spiritualità, con la scusa che Dio non è stato mai visto, mai pensato, misurato, calcolato. Come se fosse possibile misurare, pesare, aumentare, riprodurre l’amore in laboratorio. Come se Dio dipendesse da loro, potesse essere riprodotto e ricreato da loro, per poter esistere.

Ci hanno levato Dio, la nostra origine, le nostre radici, più profonde, la nostra meta, il nostro scopo, il nostro senso. Ci hanno levato, ci hanno oscurato la parte più profonda della nostra psiche. Ci hanno  separato da Dio.  Dio non lo tocca nessuno perché è Dio.  Ma noi possiamo essere divisi, allontanati da Lui e privati di Lui. E possiamo morire senza di Lui.

Per fortuna Dio c’è,  nonostante tutto, sopra a tutto,  e o oltre tutto ciò. Per fortuna la nostra anima non muore mai, nonostante tutto ciò. Per fortuna l’amore di Dio e la misericordia di Dio c’è sempre e trionfa sempre, nonostante tutto ciò. Abbiamo bisogno della nostra anima e abbiamo bisogno di Dio, che è l’unico che la può alimentare. Che la può nutrire. Che la può riscaldare. Che la può fortificare. Che la può fare risorgere.

Quindi ecco un lavoro importante, che non si trova più, che non c’è più. Aprire un piccolo locale per la vendita di articoli religiosi, in ogni città, in ogni paese, in ogni quartiere. Ci sono ancora artigiani stupendi nella zona di Loreto. Ci sono ditte meravigliose che fanno ancora immagini scolpite a mano nel legno. Immagini sacre. Si possono acquistare on-line. Costano pochissimo e sono convenienti.  La richiesta c’è, ma oggi non si sa più dove andare perché non si trovano più. Il bisogno di sacro è sempre presente particolarmente nelle crisi.

Abbiamo bisogno di oggetti, immagini sacre. Ma meglio se sono concrete, se si possono toccare, se si possono  sentire. Immagini in particolare di Cristo, perché Gesù è il centro, il motore della nostra fede. È il simbolo di Dio con noi. L’immagine visibile del Dio invisibile. I simboli sono fondamentali per la nostra vita in particolare per la nostra psiche. Simboli forti, intensi, universali.  Simboli divini.  Dio Padre,  il Figlio e lo Spirito Santo, Maria, gli apostoli e i santi. Simboli concreti di religione cattolica. Perché solo la religione cattolica ha un Dio Padre, solo lei ha il Figlio di Dio Salvatore, solo lei ha un Dio Amore, che ti ama, che ti fa diventare suo figlio e ti prepara il Paradiso.

E’ fondamentale che chi gestisce sia una persona di fede cattolica. Di fede vera, profonda. Perché è lei il primo soggetto, il primo oggetto, il primo testimone, il primo libro.   Insieme agli oggetti, libri, lettere, immagini, pitture, dipinti,  quadri, dove l’arte si unisce al divino. Dove l’arte tocca il divino. Dove l’arte illumina il divino. Dove l’arte si sposa con il divino.

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

© 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.