Seriazione

Postato il

 

 

       2° operaio.

       La seriazione.

 

La seriazione è   una catena di oggetti  legati  da un ordine di grandezza. 

Il verso della seriazione è    da sinistra a destra.   Come il verso della lettura.  Leggere le immagini.

 

1.    Seriazione  crescente.                                    Dal meno al più.

 

 

  • Mettere da sinistra a destra.
  • In forma crescente.
  • Dal meno al più pesante.

 

 

 

  • Mettere da sinistra a destra.
  • In forma crescente.
  • Dal meno al più veloce.

 

 

 

2.    Seriazione  decrescente.                                    Dal più al meno.

 

  • Mette da sin. a dex.
  • In forma decrescente.
  • Dal più al meno.
  • Almeno tre oggetti

 

3.    Seriazione  corrispondente.                                Tra due serie.

 

 

  • Due serie di fronte.
  • Collegare il corrispondente con una matita.
  • Mettere in ordine le due serie con i numeri.

 

 

 

4.    Seriazione   non in serie.                                Trovare errore.

 

 

  • Oggetti legati insieme dall’altezza.
  • Trovare l’errore.
  • Comporre la serie giusta. 

 

 

 

  • Legati da altezza e da numeri.
  • Trovare l’errore.
  • Comporre la serie giusta.

 

 

 

 

  • Numeri legati insieme.
  • Trovare quello mancante.
  • Scrivere la serie giusta.

 

 

 

5.    A che serve la seriazione ?                                 

A capire che ogni cosa   fa parte di una serie,    dove ci sta  un minore e un maggiore.    (Es. Poteva andare peggio……)

 

6.    Tabella per mettere in serie.                                       

 

Calore           in serie Numeri           in serie Storia             in serie Poeti              in serie Geografia     in serie
Da freddo 

a caldo

Pari

Dispari

Primi

Periodi

Conquiste

Governi

 

Periodi

Opere

Famosi

Continenti

Stati

Regioni

 

 

 

 

 

 


Sequenza

Postato il

 

     3°  operaio.

     La Sequenza.

 

 

Sequenza =  che segue.     Immagini legate tra di loro,   da un ordine di tempo.  Una prima e l’altra dopo.

 

1.    Sequenza  temporale.                                    Da prima  a dopo.

 

  • Immagini in successione.
  • In ordine di tempo.
  • Una prima e l’altra dopo.

 

 

 

  • Un concetto di scienze.
  • Un racconto.
  • Un fatto.
  • Un fatto di storia.

 

 

 

  • Da sinistra a destra.
  • Se la serie è lunga,  a capo.
  • Come per la lettura.

 

 

 

 

2.    Sequenza  spaziale.                                    Da partenza  ad arrivo.

 

 

  • Sequenza spaziale numerica.
  • Tappe in successione.
  • Dalla partenza all’arrivo.

 

 

 

  • Mappa geografica.
  • Trovare le tappe.
  • Numerare le tappe.
  • Dalla partenza all’arrivo.

 

 

 

  • Mappa storica.
  • Percorso della conquista.
  • di Alessandro Magno.
  • Trovare le tappe.
  • Dall’ inizio alla fine.

 

 

 

 

 

 

3.    Sequenza  numerica.                                    Da uno  in poi.

  • La successione dei numeri.
  • Unita alla successione grafica.
  • Dal prima dopo.
  • Metto insieme i puntini.
  • Seguo i puntini.
  • Collego i puntini.
  • Collego i concetti.
  • Collego i fatti.
  • Appare il disegno intero.
  • Appare quello che è successo davvero. 

 

 

4.    Sequenza  logica.                                    Da inizio a fine.

  • Immagini in successione.
  • Da inizio a fine.
  • Secondo logica.

 

 

  • Periodi storici.
  • In successione.
  • Mettere le date.

 

 

 

5.    Sequenza  illogica.                                    Senza logica.

Non ci sta la logica.  Non si vede la logica.  Non si vede la costruzione.  Non si capisce la costruzione.

  • Confronto tra le immagini.
  • Confronto con l’immagine mentale giusta.
  • Trovare l’errore.
  • Mettere a posto le immagini con i numeri o il ritaglio.

 

  • Confrontare con l’immagine mentale giusta.
  • Trovare l’errore.
  • Ricomporre la successione giusta.

 

 

 

6.     A che serve la sequenza ?                                   

A capire che ogni cosa è legata ad un’altra,  che viene prima e ad un’altra che viene dopo.   Per capirla,   bisogna trovare  il prima e il dopo.

 

 

 

 

 

 


Conseguenza

Postato il

     

           4° operaio.

           La conseguenza.      

 

Conseguenza =  segue-con.      Immagini o concetti  legati tra di loro    da una causa e da un effetto.     A questa causa… consegue che….   Segue che….  Succede che…  Avviene che…  Viene che…  Proviene che…   Se ci sta la causa,   ci sta l’effetto.

 

 

1.      Conseguenza.                                           Da causa  ad effetto.

 

 

  • Se ci sta la causa. Ci sta l’effetto.
  • Sono legati insieme.
  • Dipendono l’uno dall’altro.

 

 

 

 

  • Se non ci sta la causa.
  • Non ci sta l’effetto.
  • Non mi facevo male.

 

 

 

 

  • La causa fa l’effetto.
  • La causa. Fa uscire l’effetto.
  • La causa. Fa venire fuori l’effetto.

 

 

 

  • Data la causa. Trovare l’effetto.
  • Quello che la causa fa.
  • Quello che fa venire fuori.

 

 

 

 

 

 

2.      Conseguenza.                                      Da effetto  a causa.

 

 
Effetto Causa Soluzione. 
La sedia traballa Una gamba è più corta 
Metto un feltrino adesivo

 

 

 

3.      Conseguenza   ipotetica.                         Se…… allora.

 

 

  • Se… allora….
  • Se sei così… allora.…
  • Se ci sta questo… allora…

 

 

 

 

 

4.      A che serve la conseguenza ?                                 

A capire che   ogni cosa ha  una causa e un effetto.    Per capirla bisogna trovare  la causa.        E se si trova la causa,    si trova anche   la soluzione.

 

 

 

 

 


Corrispondenza

Postato il

 

 

             5° operaio.

             La corrispondenza.

 

Immagini o concetti    legati tra di loro da qualcosa   che hanno in comune.      Da qualcosa   che li tiene insieme.    Che li mette  in accordo.    Che li fa suonare  in accordo.    Che li fa  risuonare.  Come un accordo.

 

 

1.      Corrispondenza.                                           Da trovare.

  • Cosa li lega.
  • Cosa li collega.
  • Cosa li tiene insieme.
  • Cosa li fa stare insieme.

  • Cosa li unisce.
  • Concetto che li unisce.
  • Fatto che li unisce.
  • Periodo storico che li unisce.

 

 

2.      Corrispondenza.                                           Da fare.

  • Si parte con un insieme.
  • Un insieme di concetti.
  • Un insieme di fatti.
  • Un insieme di personaggi.
  • Un insieme di opere letterarie.

  • Deve costruire il grafico.
  • Deve costruire i collegamenti.
  • Deve scrivere cosa li collega.

 

 

 

3.      Denominatore comune.                                           

  • Trova quello che hanno in comune.
  • Quello che è di tutti.
  • Quello che sta in tutti.
  • Quello che hanno tutti.

  • Trova il denominatore comune.
  • Quello che li lega tutti insieme.
  • Quello che li tiene tutti insieme.
  • Quello che hanno tutti insieme.

 

 

4.      A che serve la corrispondenza ?                                           

A capire che ogni cosa è   legata alle altre.    E a tutte insieme.    Per capirle,  bisogna trovare quello che le unisce   tutte insieme.

 

 

 

 

 


La Rappresentazione

Postato il

 

 

         La Rappresentazione mentale.  

 

La rappresentatività    è la capacità  di far diventare un oggetto,  una immagine mentale.

La rappresentazione mentale    è l’immagine  che sta nella mente.   La rappresentazione mentale   fa i concetti.   Fa le idee.   Fa i mattoni.

 

 

1.      Rappresentazione mentale.                 Senza o con.

 

 

  • La rappresentazione mentale  fa i mattoni.

 

  • Se ci sta.
  • Fa i concetti.
  • Ci stanno i concetti. 
  • I concetti si formano.
  • I concetti si legano.
  • Si costruisce la casa.   

 

 

  • Se non ci sta.
  • La casa  traballa.
  • Casca facile,
  • Casca subito.
  • Casca sicuro. 

 

 

 

 

 

2.      Rappresentazione mentale.                           Come si fa. 

Come fa la mente a passare   dall’oggetto concreto  al concetto astratto ?    Ecco come ci arriva.

 

 

 

  • Oggetto concreto. 
  • E’ una realtà concreta.
  • E’ materia.
  • Lo prendo con i sensi.  
  • E’  distinto da me.
  • Sta fuori da me.

 

 

 

 

  • E’  una immagine.   
  • Rappresenta l’oggetto.   
  • E’ una figura.
  • Non è più concreta.
  • E’ semi-concreta. 
  • Ma sta  fuori di me. 

 

 

 

 

 

 

  • Immagine disegnata. 
  • Rappresenta  l’oggetto.
  • Ma non fatta da altri. 
  • Ma fatta da me. 
  • Sono io che faccio  la figura. 
  • Mentre disegno.
  • Entra un poco alla volta.
  • Entra nella mente.

 

 

 

 

 

 

  • Immagine mentale. 
  • E’ entrata nella mente. 
  • E’ l’immagine della mente. 
  • Sta nella mente.  
  • Sta dentro la mente.
  • Sta solo nella mente. 
  • Ma è ancora immagine
  • Ci sta come immagine.

 

 

 

 

 

 

 

 

  • L’ immagine mentale del tavolo. 
  • La metto insieme a quelle simili.
  • Faccio l’operazione della associazione.
  • La faccio con le immagini mentali. 
  • Se non la faccio con le immagini mentali. 
  • Non ci riesco con le idee. 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • As-traggo =  traggo da. 
  • Tiro fuori. 
  • Quello che hanno di simile.
  • Quello che è simile.
  • Quello che li fa simile. 
  • Quello che li mette insieme.
  • Quello che li tiene insieme.
  • Il concetto. 

 

 

 

 

 

 

  • Concetto astratto.  
  • L’ho as-tratto.
  • L’ho tirato fuori dalle immagini.
  • Ora non servono più le immagini. 
  • Ora non passa più dalle immagini.
  • Ora ci sta solo il concetto.
  • Ci sta solo l’idea di tavolo.
  • Ora ci sta solo la parola.
  • Basta la parola. 
  • E so cosa è. 
  • Il tavolo.

 

 

 

 

 

 

3.       L’ immagine mentale.                     E il disegno

L’ immagine mentale    ha bisogno del disegno,   per entrare nella mente,   in modo sicuro e stabile. 

  • Non è che non è capace,  di disegnare. 
  • Diventa capace.   
  • Se noi glielo chiediamo. 
  • Se noi ci crediamo. 
  • Se  lo facciamo.   Anche noi. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E il pensiero diventa    unico,  originale  e irripetibile.

E il pensiero diventa    libero,  autonomo  e responsabile. 

 

 


Elaborazione mentale

Postato il

   

 

 

     Elaborazione mentale.

 

L’ elaborazione mentale,   sono le operazioni mentali,   che si fanno con le immagini mentali.    Non si riesce ad elaborare a livello astratto,    se non lo si è fatto con le immagini mentali. 

 

 

4.       Elaborazione mentale.                     Le operazioni mentali. 

 

E  i collegamenti  li deve disegnare.      Li deve segnare.   Li deve fermare.    Li deve confermare.     Li deve far restare.  Sul foglio.          E restano.  Anche nella mente.

 

          Le operazioni con le immagini mentali.

  •  Solo dopo che  l’ha assimilata,
  • rifà lo schema solo con le parole.