Conoscere le proprie radici
I nonni possono fare delle lezioni ai ragazzi e ai bambini sulle radici, non solo della loro storia personale, ma anche di quel quartiere e di cui il paese.
Sentire raccontare, sentire l’emozione, il cuore, lo spirito che anima il racconto, è quello che fa muovere, attivare, vibrare le corde più profonde dell’animo. E’ come se una parte di chi li ascolta, riconosce, ritrova, rivive qualcosa di antico, qualcosa di arcaico, qualcosa di basilare. E’ come se risuona internamente la propria stirpe, la propria tradizione, l’ antica generazione. E’ come se si ritrovano le proprie basi, le proprie radici, le proprie fondamenta. La propria storia. La propria terra. Il proprio sangue.
Insieme al loro possono così ricostruire la propria storia con:
- Racconti di storie personali veramente accadute. Storie di gruppi. Fatti. Avvenimenti del paese.
- Foto di quei fatti e di quei tempi e di quei luoghi.
- Canzoni di quel tempo, cantate o suonate.
- Musiche di quei tempi, suonate dal vivo o con cd.
- Emozioni vissute e raccontate: paure, angosce, coraggio, gioia, di una persona, di un collettivo, di un quartiere, del paese, del posto.
- Storia del paese, dall’inizio ad oggi. Film che la riproducono, o riproducono la mentalità di quel tempo.
- Filmini familiari che fanno vedere le persone e le cose di una volta.
- Fotografie familiari o di personaggi tipici del posto.
- Mostre di foto, esposizioni di foto e di articoli dell’epoca, di quel paese.
- Spettacoli dove si possono riprodurre gli usi, i costumi, le emozioni del tempo, nelle diverse situazioni: prima della guerra, durante le e dopo. Fatti specifici avvenuti in quel quartiere, in quel paese, in quella data epoca.
Dr.ssa Maria Grazia Vallorani
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