Affido dell’anziano.
Come per i minori, anche gli anziani ora possono essere affidati. In particolare gli anziani che sono rimasti soli, senza famiglia, senza parenti, e senza amici.
Possono avere una nuova famiglia, che si prende cura di loro. E possono così rimanere a casa propria ed essere seguiti. Senza essere costretti ad un ricovero presso una casa di cura.
Affido di quattro tipi:
- affido in convivenza (l’anziano può ospitare o essere ospitato);
- affido di supporto (l’affidatario si prende- totalmente cura dell’affidato);
- piccolo affido (l’affidatario può prendersi cura di una o più persone in difficoltà, ma ancora capaci di autogestirsi);
- affido temporaneo di sollievo alla famiglia (per far fronte a esigenze momentanee).
Benefici:
- Anziano felice, perché rimane a casa propria , ma non più da solo.
- Scambio relazionale tra le generazioni e formazione di valori umani.
- Istituzioni in rete, per monitorare e gestire l’assistenza.
Chi lo fa.
La Regione imposta la normativa. E dà le indicazioni per le modalità operative e l’integrazione dei Servizi e la coordinazione delle Istituzioni. Normativa già attuata nella Regione Veneto: Legge regionale 24 febbraio 2015, n°3 (clicca sulla riga e si apre il pdf), attuata nell’ Emilia Romagna legge-regionale-3-febbraio-1994-n-5 emilia romagna , proposta nella Regione Marche Proposta di Legge n°404. E i Comuni: attivata nel Comune di Forlì Delibera Comune di Forlì. Servizio affido anziani. e nel Comune di Lucca Comune di Lucca. Nonno in affido .Comune di Genova Comune di Genova. Regolamento_affido_anziani, Comune di Moncalieri di Torino Torino Moncalieri. Affido anziani e disabili, Torino, Comune di Bari Comune di Bari. Anziani. Servizio affido. Indagine Torino. Anziani e affidamento familiare.
Il Comune o l’Ambito territoriale o la Asl o la Regione, organizza sul territorio:
- una rete di famiglie solidali per la realizzazione degli Affidi nelle modalità indicate
- una rete di anziani che fanno richiesta di assistenza e affido
- una equipe specializzata
- una rete di collegamento tra le istituzioni locali ( Ambito, Comune, Asl, Inps, università, volontariato,ecc.)
L’equipe:
- valuta lo stato di bisogno dell’anziano
- seleziona gli affidatari;
- individua la famiglia o la persona più idonea;
- predispone accordi-tipo che sono sottoscritti dall’affidato e dall’affidatario, nei quali sono specificati i diritti e gli obblighi reciproci;
- definisce il piano di intervento personalizzato nel quale sono individuati la tipologia di affido, gli obiettivi da perseguire, il programma degli incontri periodici per la valutazione dell’andamento dell’affido.
Costi:
- Risparmio per gli Enti. Assegno di affido, minore di una retta di ricovero in Istituto.
- Risparmio per la famiglia dell’anziano e per l’anziano che non paga la retta dell’Istituto di Ricovero.
- Risparmio per l’anziano che non paga l’affido (se povero), o lo paga, ma sempre con costi molto più ridotti della casa di riposo.
- Tutta la spesa viene usata tutta e solo per l’assistenza dell’anziano.
- Occasione di nuovi lavori, per i giovani e le famiglie.
- Guadagno e risparmio per studenti universitari, e possibilità di studiare con minori costi.