I modi di pensare del bambino piccolo.

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La Scuola dei genitori.         Tutta in video. Gratuita. Facile. Semplice. Chiara. Pratica.

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I modi di pensare del bambino piccolo.

Il pensiero del bambino piccolo   è naturale,   quando è piccolo.     E perché  è piccolo.    Ma deve cambiare,   quando diventa grande.        Se rimane in età adulta,   è una  patologia. 

 

Video.

 

1. Egocentrismo. L’ Io al centro.

2. Onnipotenza. Il pensiero magico.

3. Animismo. Le cose animate.

4. Letteralismo. Alla lettera.

5. Concretismo. Pensiero concreto.

 

 

 

 


La formazione di base

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La formazione di base

 

La formazione di base cosa è?

La formazione di base è  il costruire le fondamenta  di un edificio, la  base su cui poggia, la struttura portante che lo mantiene stabile e sicuro.   E’ la formazione  che fanno i genitori. Quella che possono fare solo loro. 

E’ il seminare il seme. E’ metterlo nella buona terra. E’ proteggerlo, riscaldarlo, nutrirlo, innaffiarlo, proteggerlo perché non venga mangiato dagli uccelli E’ essenziale.  E’ indispensabile. E’ fondamentale per attivare la crescita, per attivare il seme della futura pianta.  Molto dipende da come è stato seminato il seme,  come è stato nutrito e in quale terra è spuntato. 

La formazione di base  è indispensabile quindi per la crescita futura della personalità, ma è  la base e anche per  l’apprendimento, l’inserimento, l’adattamento del bambino nel mondo sociale e scolastico. Sono le fondamenta su cui la scuola può continuare a costruire il primo piano e poi il secondo e tutto l’edificio. Se mancano le fondamenta la scuola si trova come un’impresa edile, a  costruire su qualcosa che frana, che non regge, che non funziona. Si trova quindi a dover  sopperire a una parte che non le compete e che il bambino stesso non le riconosce.  Con le basi poco stabili, è molto più difficile costruire bene e in modo sicuro e funzionale.

 

Come si fa, la formazione di base?

Il rapporto con la madre e il padre attivano nel bambino gli archetipi che sono le tendenze innate e congenite  proprie della sua natura umana, collettive e individuali. I genitori sono quindi quelli che accendono i motori e fanno partire le potenzialità Sé del bambino, del seme.   Ma devono anche coltivarlo perché le funzioni e le capacità si esprimano. Come ogni buon contadino, devono  prendersi cura della terra dove il seme è piantato. La terra sono loro stessi, il contesto familiare, l’ambiente esterno e  il contesto sociale in cui vivono.

Oltre a prendersi cura della terra il buon contadino deve conoscere le fasi della crescita  del seme per intervenire nel tempo giusto. I genitori devono quindi essere presenti e conoscere  le modalità e le fasi della crescita  del figlio.  I genitori quindi dovrebbero educare, coltivare, tutte le parti della personalità, come fa il contadino che dà l’acqua e il concime a tutte le piante del suo campo.   Devono  nutrire, coltivare e potare, come fa il giardiniere.   Nutrire per attivare l’inconscio e le emozioni. Potare per attivare il Super-Io e coltivare  per attivare l’Io.  (Vedi nel sito:  www.lascuoladeigenitori.it ).  

Devono  attivare e coltivare  le funzioni della coscienza che, secondo la psicologia analitica,  sono le modalità con cui la persona percepisce la realtà e si mette in contatto con essa: il pensiero, il sentimento, la sensazione e l’intuizione.

Due sono funzioni razionali: il pensiero e il sentimento e sono contrapposte tra di loro . Le altre due : la sensazione e l’intuizione sono irrazionali e sono opposte. Le funzioni razionali sono tali perché hanno a che fare con la riflessione e quelle irrazionali sono tali per che hanno a che fare con  elementi istintivi, irrazionali e inconsci.

La funzione del pensiero permette di conoscere che cosa è un’oggetto della realtà. La sensazione permette di percepirlo con i sensi. Il sentimento è la capacità di valutare l’emozione soggettiva che provoca quell’oggetto e di coglierne il valore: se è bello brutto , se piace o non, se è gradito. Lintuizione permette di cogliere e quindi di prevenire aspetti che non sono ancora evidenti relativi a quello oggetto.

 

 

 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani 

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