Insieme si può

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La condivisione

Propongo queste iniziative per pensare qualcosa  che risolva non solo il problema della salute fisica, della povertà fisica degli anziani,  ma risponda anche della povertà emotiva. L’angoscia per la malattia e la morte e in particolare la solitudine di fronte a quest’angoscia. Una solitudine concreta, morale e sociale. Trovarsi da soli nella malattia, trovarsi da soli nella angoscia è quello che li fa morire. Morire come persone, morire nella loro dignità. Morire nel cuore e nell’anima per l’indifferenza degli altri, per la freddezza degli altri. Per essere dimenticati dagli altri. Per essere considerati dagli altri finiti, inutili, ingombranti.

Propongo questi progetti per gli anziani non solo soli, ma anche poveri, con la sola pensione minima, scandalosa, degradante, squalificato. Pensione minima che degrada, squalifica chi l’ha pensata e chi la mantiene in vita.

Aiutarsi, condividere, non vergognarsi della povertà è quello che aiuta ad affrontarla e a superarla. Con il recupero della dignità e della fiducia in se stessi, con il recupero della propria umanità rispecchiata nell’altro, con il recupero della stima e del valore della propria vita, condiviso, sostenuto e ricordato a che ti sta vicino. Questo permette di  sentirsi vivi a livello fisico, ma anche a livello emotivo e spirituale.

Sono idee di condivisione che possono essere utili non solo per il mondo degli anziani, ma anche per le persone malate, per le persone che non ce la fanno da sole, i padri separati, le ragazze madri, le donne violentate. Possono essere luoghi dove ritrovare il cuore, ritrovare la propria anima. Sono posti dove si può fare volontariato. Dove i giovani possono scoprire il volto segreto della dignità, del coraggio, della solidarietà. Sono posti dove chi ha avuto tutto, può trovare l’unica cosa che gli manca, l’unica cosa che conta, il centro, l’essenza,  il vero tesoro, la voce del proprio cuore e della propria anima. 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 © 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.

 


Servizi per gli anziani

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Servizi di Assistenza degli anziani.

Sono  servizi molto delicati, perché i soggetti sono deboli e fragili. Le persone che fanno questo lavoro devono essere assolutamente sicure. Meglio giovani del posto. Parenti, conoscenti, ragazzi scelti, affidabili, disponibili, maturi.  Possono  costituire una Assistenza privata, una  Associazione  no-profit.  Meglio se gestita o coordinata  dalla Caritas o da Associazioni di volontariato o dal Centro Anziani.    

La delicatezza delle persone da assistere richiede   persone che fanno scelte di vita  di  solidarietà e di  donazione. Questi lavori funzionano bene se le persone sono giuste, adatte e in particolare se usano il cuore e l’anima. L’altro lo sente subito  se  è  sente veramente accolto e se è veramente aiutato.

 

  • Nonno taxi.

Si chiama il Nonno taxi e per pochissimi euro fissi, convenzionati,  porta l’anziano  dove vuole. Nella casa dei nonni, a trovare il suo amico, ad aiutare un altro anziano solo, in Chiesa, dal dottore, a fare la spesa. La convenzione può essere fatta con il Comune  o con la Asl, in considerazione del risparmio  che deriva da questa attività che è  una vera ed efficace  prevenzione delle patologie fisiche e psichiche dell’anziano  e dal risparmio per i  minori ricoveri, sia negli ospedali, che nelle case di riposo. 

 

  • Corriere nonno.

Questo è  un servizio dove non si muove il nonno, ma è l’altro che va nei posti, come il corriere espresso. Porta un pacco, va a fare la spesa, va in farmacia, va dal medico, e la porta a domicilio dell’anziano. Questo servizio deve essere lo stesso convenzionato o fatto come volontariato per un prezzo minimo. Mai fidarsi di estranei che possono approfittare dei bisogni. Se non è conosciuto è meglio non fidarsi.

 

  • Scuola badanti.  

Scuola privata.  Meglio se convenzionata con la Regione, o riconosciuta a livello regionale o comunale.  Coordinata con  altre associazioni   o  con il Comune. Promossa da giovani laureati, che si avvalgono di prestazioni di giovani laureati.

  • Formazione delle badanti  italiane e straniere.  Con formazione  in:  Lingua italiana-  psicologia dell’anziano-  comportamenti relazionali ed educativi corretti-  materia sanitaria – cucina italiana e adatta per l’anziano –  pulizia della casa –  cura della casa –  organizzazione della casa –  lavare –  stirare – uso degli elettrodomestici –   gestione delle utenze – conoscenza del territorio.  

 

  • Badante sicura.  

Non si sa dove cercare  una badante, particolarmente nell’urgenza. Poi quando si trova, non si sa chi è la persona e ancor più non si sa che cosa sa fare. Oggi la società tutela la badante come lavoratrice, ma non si pensa tutelare gli anziani e malati, che sono le persone più deboli e più delicate. È fondamentale aiutare l’anziano e i loro familiari a trovare e a scegliere la persona giusta e particolarmente la persona sicura. Le associazioni che hanno gli elenchi delle badanti, raggruppano solo le richieste, ma nessuno garantisce quello che viene dato. Serve quindi un filtro.

 

  • Un’associazione no profit con giovani laureati in psicologia e in pedagogia  che scelgono le persone giuste.

Che facciano da filtro. Che diventino una garanzia. Che facciano da genitore, familiare, parente di un anziano fragile, malato. Un servizio che propone badanti formate. Che prendono informazioni. Che le controllano anche dopo. Che le seguono, che valutano i risultati e in particolare le verificano di persona, e a domicilio attraverso l’anziano assistito. Che tutelano anche l’anziano da esperienze negative. Che intervengono nelle emergenze, le necessità, con prestazioni ad ore, per periodi brevi, che compensano i permessi le giornate di libertà. Ci aiutano nel momento tragico. Che tutelano anche da aggressioni fisiche, psichiche, economiche, legali.

 

  • Assistenza medica privata.

Lavoro per giovani medici  e infermieri, psicologi, e personale parasanitario: fisioterapisti, logopedisti, podologi. Per un’assistenza sanitaria domiciliare privata. Nei paesi dove non c’è l’ADI, nei paesi dove l’assistenza domiciliare pubblica non funziona bene o non è sufficiente.     Per prestazioni a domicilio di qualità, affidabili, sicure.

Anche per questo servizio raccomando giovani laureati del posto. Giovani conosciuti, giovani che possono essere riconosciuti dagli anziani. Perché così si sentono più a casa. Per tutelarli anche dalla persona sbagliata, dalle truffe, dai raggiri. L’ideale sarebbe che tutti i servizi proposti vengano gestiti e coordinati dalla stessa associazione no profit. Un’associazione privata che sostituisce o  si integra con il pubblico. Che non specula, non usa, non abusa. Ma rispetta, sostiene, tutela e cura.

Gli anziani sono poveri, deboli, bisognosi e per questo sono la presenza di Dio sulla terra.

 

 

 

 

 Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

© 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.