Appartamento doppio

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Nuove residenze anziani.  

Appartamento doppio.

Si tratta di individuare due appartamenti vicini, sullo stesso pianerottolo di un condominio. Due appartamenti meglio se comunicanti, oppure sullo stesso livello. Uno può essere di proprietà di un anziano e l’altro si può prendere in affitto. C’è quindi un risparmio sulle spese.

Adatto per anziani autonomi.   L’anziano rimane in un contesto familiare, privato, personale. Gli appartamenti sono autonomi, quindi l’anziano può anche cucinare,  lavorare, studiare, leggere, ricevere gli amici, vedere i suoi programmi preferiti. C’è una badante  in ogni appartamento, quindi due badanti che si possono aiutare a vicenda quando serve, ma che possono anche compensare insieme le ore di assenza o di permesso. Due badanti o assistenti domiciliari  che si consultano insieme, si appoggiano anche a livello psicologico e relazionale.

Diventa quindi una famiglia allargata, dove ognuno ha la propria libertà, ma non è solo. L’appartamento in condominio poi, favorisce anche le relazioni con altre famiglie più giovani.  Si crea così un ambito personale, creativo, affettivo, vitale. Dove prevale la vita. La vita è presente dove è presente il cuore. Dove batte il cuore. Dove c’è giustizia, rispetto. Dove c’è rispetto per la propria unicità e la propria originalità.  ( vedi Tabella n° 4 in pdf   Tabella n° 4 Appartamento doppio)

 

 Anziani amici.

4  anziani (2 + 2) +2 badanti. Due appartamenti, due anziani in ognuno. Una badante per ogni appartamento, a tempo pieno. Le 2 badanti  assistono, curano, cucinano e puliscono. Ascoltano, vigilano, incoraggiano, sostengono. Non devono mettersi in un ruolo di materno e di  comando, ma devono mettersi in un atteggiamento di servizio. Devono dare all’anziano il ruolo di protagonista in tutte le cose. Di regista in tutte le cose. Devono farlo sentire capace di pensare, di fare, di decidere. Devono considerarlo capace, autonomo e libero di scegliere. Solo così l’anziano si sente vivo, solo così si sente  vero, solo così  si sente dignitoso e fiero di sé.

Esempio:  Costi mensili:  Entrate: 1.500  euro ad anziano (= minimo costo casa di riposo  50  euro x 30 g.)  x 4  6.000  euro     Uscite:   1.257 euro   per  1 badante, + 1.500 per l’assistente domiciliare  =   2.757    +   1.500  euro  per il vitto =   6000 euro –  Rimangono 1.743 euro.

Per affitto 2  appartamenti:  costo mensile : 1.000, + 400 euro di utenze = 1.400.   Resto  in attivo:  343  euro per assistenza infermieristica  e altro.

 

 Coppie amiche. 

8 anziani  =   4  coppie di anziani e 1  badante. Due appartamenti. In ogni appartamento due coppie di anziani. Bastano quindi due camere per due coppie in ogni appartamento. Le coppie garantiscono già di per sé un’assistenza reciproca. Quindi è meno importante meno necessaria la badante. Una sola badante serve a garantire la presenza per le necessità. Nello stesso tempo non invade troppo l’intimità e la privacy della relazione di coppia. Le due coppie possono fare amicizia, è più facile comprendersi quando si hanno le stesse difficoltà e le stesse esigenze. Ci si sente più in sintonia. Nello stesso tempo però non si è soli. Si possono condividere le difficoltà, le angosce, i timori. Insieme alle altre due coppie si può quindi fare un gruppo di  4 coppie amiche. Un gruppo di amici che si ritrovano, che discutono, che giocano, che possono organizzare insieme qualche iniziativa. Insieme si può. Si risparmia notevolmente in confronto alla retta del ricovero.

Esempio: Costi mensili:    800   euro ad anziano   x 8 =    6.400  euro   Uscite:   1.300  euro   per  1 badante   –  2.000  euro  per il vitto =   3100  euro.  

Affitto 2  appartamenti:  costo mensile : 1.000, + 400 euro di utenze = 1.400.   3100  – 1400 =  Resto   1.700  euro  per altre  spese. 

 

 Gruppi di amici.

8 anziani.  Due appartamenti. In ognuno  4  anziani amici tra di loro. Possono stare in due camere se vogliono. Così si aiutano e si controllano a vicenda.  4  in un appartamento   e  4  nell’altro vicino. In questo caso la cucina è unica. Così si può avere una camera in più.

 Adatto per anziani autonomi, che hanno bisogno di assistenza. Con un contributo simile alla retta delle case di riposo, si possono pagare gli affitti, le utenze, il vitto e un’assistenza valida.  2 assistenti domiciliari, 1 badante, e 1 infermiera. In pratica su otto persone, ci sono quattro operatori,  1  per ogni 2  anziani. La badante per la cucina e gli assistenti domiciliari e l’infermiera per tutte le necessità di cura e di terapia. Adatto per situazioni precarie, ma ancora nella sfera dell’autonomia. In pratica per situazioni in cui l’anziano ha ancora la capacità di comprendere, ha coscienza, responsabilità e autocontrollo in modo sufficiente. Non costituisce cioè pericolo per la propria vita e altrui e non necessita  di interventi sanitari riabilitativi  intensi e complessi.

 Esempio:  Costi mensili:  Entrate: 1.500  euro ad anziano (= minimo costo casa di riposo  50  euro x 30 g.)  x 8 =    12.000  euro    

 Uscite:   1.257 euro   per  1 badante  –   2  assistenti domiciliari  3.500  euro    –   1 infermiera   a tempo pieno  = 1900 euro   – 2.000  euro  per il vitto =    8.657   di spese.    12.000   euro –  8657  ( spese)  =  3.343  euro mensili.

Per affitto 2  appartamenti:  costo mensile : 1.000, + 400 euro di utenze  mensili =   1.400 mensili .   3.343  euro  –  1400  =   Resto:  1.943  euro mensili  per la fisioterapia,  per medici specialistici, per materiale sanitario, trasporto e altro.

 Se  i 2  appartamenti   sono di proprietà del Comune, il resto = 3.343 euro

Se   un appartamento  è di proprietà di uno degli anziani =  2.643  euro

Se   i due  appartamenti sono  di proprietà  degli anziani =  3.343  mensili  che rimangono per altre spese.  ( Vedi tabella n° 4   Tabella n° 4 Appartamento doppio)

 

 

 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

© 2011 Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.

 


Rete Centrale Servizi per gli anziani

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Rete di servizi  per  gli anziani.

L’emergenza dell’assistenza degli anziani, oggi non è solo nei costi per le istituzioni sempre più alti, ma anche nei servizi. I servizi rischiano non solo di non essere più garantiti per i più poveri, ma rischiano anche di perdere qualità, efficienza, affidabilità. Rischiano di perdere l’aspetto umano, la centralità umana. Rischiano di perdere la dignità di servizio, l’identità di servizio.

Per questo è necessario e urgente riqualificarli. Reinventarli, per ritrovarli, ricrearli, senza aumentare i costi, rimanendo nei costi, anzi, risparmiando sui costi.  Per fare questo è però necessario gestire tutta la rete dell’assistenza dell’anziano, partendo dalla sede centrale, la Regione, fino all’ultimo fruitore, all’anziano stesso e alla sua famiglia.

Tutta la rete. Come la rete elettrica. È necessario che tutto sia correlato, coordinato, collegato. Tutto  sia gestito, controllato e verificato. Tutto sia  impostato e messo in sicurezza per le emergenze.  È necessario che tutta la rete sia bonificata. Se la corrente viene dispersa, viene ridotta, viene interrotta in alcune centraline,  non arriva nelle case, non funzionano gli apparecchi, si bloccano i servizi.

È quindi necessario impostare una rete dell’assistenza completa, sistematica, integrata.  Che parti dal pubblico ( Regione),  e che sia sempre accompagnata dal pubblico.  Che si  integri anche con il privato,  ma che non lasci mai il privato da solo.  Il privato  ha un’altra logica, un altro scopo, un altro fine. È un fine privato, di profitto, in cui  i soldi  vanno  prima di tutto  ai capi,  lì si concentrano   e quello  che rimane va  agli assistiti.  Quindi  il pubblico deve accompagnare sempre il privato, ma per promuoverlo, per farlo funzionare meglio, per garantirlo meglio, in modo integrato.

Propongo quindi un Centro di coordinamento tecnico centrale  regionale, formato da una equipe di operatori pubblici: tre medici uno psicologo. L’equipe,  dirige la rete centrale  e organizza e promuove la rete locale. Ogni regione può essere divisa in quattro zone. Perché ogni zona (collina, montagna, marina,) può avere realtà diverse, specifiche, che hanno bisogno di risposte diverse.  ( Vedi Tabella. Clicca su:  Rete Servizi anziani  )

 

Rete locale.

La rete locale  corrisponde al territorio  comunale  o a quello dell’Ambito territoriale  (che comprende più comuni). È una rete con al centro  un Centro di coordinamento tecnico locale, una  equipe  di quattro operatori: due medici e due psicologi, scelta dalla Regione, promossa dalla Regione e gestita dalla Regione. È pubblica nella sostanza, ma privata nella forma e nella istituzione. Questa equipe, questo Centro, è a sua volta convenzionato con i Comuni che serve, in cui opera. Tutti i servizi degli anziani sul territorio vengono accreditati, hanno quindi i soldi, solo se si fanno seguire, coordinare, controllare e verificare da questa equipe. Quindi il privato non è più solo. Fa parte di una rete con regole, linee, collegamenti unificati, condivisi, decisi insieme. Integrati.

L’equipe ha  la Regione  e la Sanità  che la controlla e la verifica dall’alto. Ma viene anche controllata dal basso, da i comitati di base, formati dai rappresentanti degli anziani, delle famiglie degli anziani, dall’associazione consumatori e dal volontariato di base. I comuni e gli ambiti territoriali sono invece i suoi collaboratori. Sono integrati al suo interno, insieme alla Asl del territorio. (Vedi Tabella. Clicca su:  Rete Servizi anziani)

La rete locale  comprende:  

La prevenzione  ( Vedi art. specifico).  Prevenzione al ricovero in Casa di riposo 

L’assistenza domiciliare con:

  • Taxi nonno
  • Corriere nonno
  • Scuola per  badanti
  • Badante sicura
  • Pronto badante
  • Servizio a domicilio
  • Assistenza  programmata a domicilio . Pulizia. Medico. Infermiere. Trasporto.
  • Pronto assistenza. Pulizia. Medico. Infermiere. Trasporto

 

L’assistenza agli anziani autonomi con:

  • condomini anziani
  • appartamenti singoli
  • appartamenti doppi
  • appartamenti tripli

 

L’assistenza agli anziani non autonomi  e le RSA con:

  • case alloggio
  • istituti di ricovero e cura convenzionati
  • istituti di ricovero privati.

(Vedi Tabella. Clicca su: Rete Servizi anziani )

Le modalità di organizzazione di funzionamento delle varie residenze sono descritte negli articoli specifici del blog, nella parte: Residenze degli anziani.

Quindi più residenze per anziani,  articolate, adattate alle necessità. Nuove residenze per gli anziani, pensate per le loro e con loro.  Soluzioni per un’assistenza graduale, che rispetta i tempi, che previene per quanto possibile il ricovero. Che parte dall’ambiente domiciliare. Che cerca di mantenere l’anziano a casa propria. Che imposta soluzioni di solidarietà e di accompagnamento  iniziali. Che promuove residenze di ospitalità amicale e familiare. Che promuove residenze nuove simili ai contesti familiari (condomini anziani, case famiglia). Da ultimo, offre anche l’istituto di ricovero.

Insomma la casa di riposo non è più l’unica soluzione per l’anziano solo. Prima, ce ne sono tante altre. La casa di riposo  è  l’ultima soluzione, l’ultima residenza, quando non è  le altre non sono più adeguate, quando è proprio necessario, quando non si può farne a meno.

Assistenza di pari passo con l’anziano, di pari passo con i suoi bisogni, di pari passo con lui. Così non è più traumatica, così non è più angosciante. Diventa un percorso con tante tappe. Diventa un cammino con tanti compagni di viaggio. Diventa un essere accompagnati, custoditi, rispettati. 

 

Rete regionale.

In ogni zona l’equipe del Centro di Coordinamento Tecnico pubblico Centrale:

  1. Promuove  le reti locali. Le organizza, le gestisce. Mantiene le relazioni tra la Regione e le reti locali.
  2. Coordina i Comuni  e gli Ambiti territoriali per la promozione delle reti locali.
  3. Fa incontri regionali con tutti i rappresentanti di tutti i servizi per gli anziani  (prevenzione, assistenza domiciliare, condomini degli anziani,  istituti di ricovero)  di tutta la Regione,  per impostare linee comuni e condivise, per accogliere iniziative, per conoscere le criticità e risolverle.
  4. Fa incontri con i rappresentanti dei comitati di base degli utenti, anziani, famiglie degli anziani, associazioni consumatori, cooperative dei servizi, di tutta la Regione.
  5. Fa una verifica diretta dell’idoneità dei servizi. Verifica diretta dei risultati. Monitoraggio valutazione dei risultati. Indagine conoscitiva sul territorio.

 

 

 

 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

© 2011 – Tutti i diritti riservati. Il presente testo è liberamente riproducibile per uso personale con l’obbligo di citarne la fonte ed il divieto di modificarlo, anche parzialmente, per qualsiasi motivo. E’ vietato utilizzare il testo per fini lucrativi. Per qualsiasi altro uso è necessaria l’espressa autorizzazione dell’autore. Pubblicato nel 20011, online da Gennaio 2013. Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.